Gli assi culturali

Nella Cazzador e Roberta Rigo

Gli orizzonti europei

I testi di riferimento per il cambiamento d'orizzonte nelle istituzioni formative prendono le mosse da quanto elaborato a livello di Commissione Europea, negli anni '90. Essi sono in particolare

-         J. Delors, Crescita, competitività, occupazione, Libro bianco, Il Saggiatore, Milano 199a

-         E. Cresson, Istruzione e formazione, insegnare e apprendere. Verso una società conoscitiva, Libro bianco,1995

-         Memorandum di Lisbona, 2000

Nel primo decennio del nuovo millennio hanno fatto seguito altri testi europei e Raccomandazioni che hanno portato al panorama attuale.

Grazie alle sollecitazioni europee, dunque, entrano nell'orizzonte formativo nuove consapevolezze inerenti le nuove sfide dell'educazione rispetto ai tempi moderni, quali l'istanza dell'educazione permanente, la formazione e il lavoro, l'apprendimento continuo, la formazione del soggetto competente, il ruolo strategico della competitività e dell'imprenditorialità. Ciò ha comportato anche nel nostro Paese un'importante ricaduta, con una ventata di riforme relative alla istruzione e la formazione, verso una diversa governance dell'istituzione scolastica e la richiesta di una diffusa riflessione metodologica e organizzativa della didattica.

 

La normativa

 

In Italia, la comparsa degli assi è ravvisabile, storicamente e nella normativa, in più momenti e riguarda l'accorpamento in gruppi di discipline affini, volte all'identificazione di profili comuni per formare il soggetto competente. Gli assi definiscono gli ambiti attraverso cui si rende manifesta la relazione tra discipline e trasversalità, tra saperi, irrinunciabili e generatori di nuovi apprendimenti, e competenze del cittadino competente definite in termine di "chiave" a sottolineare la loro imprescindibilità per entrare nel mondo adulto e nella vita lavorativa. Ancora una volta, nel discorso sugli assi, la legislazione correla il mondo della formazione e quello dell'istruzione con riferimento al framework europeo (Quadro europeo dei titoli e delle qualifiche, EQF).

Nello specifico, la menzione agli assi ricorre in:

-         la Conferenza Stato-Regioni 15 / 1 /2004:

-        l'art 18, comma 1, lett. b, Dlgs 26/2005, in cui si parla di " competenze linguistiche, matematiche, scientifiche, tecnologiche, storico sociali ed economiche", poi riprese dalle successive Linee guida (legge 31 /1/ 2007; n° 7, poi legge 2 /4/2007, n° 40) per far dialogare nel concreto delle attività e dei titoli i mondi di formazione e istruzione.

-        il DM 22 /8/ 2007; n° 139, reca le norme per l'assolvimento dell'obbligo di istruzione e le indica competenze chiave di cittadinanza da acquisire al termine dell'istruzione obbligatoria (All. 2 ).

 

Cosa sono gli assi

Echers
Echers

Nel documento tecnico, che accompagna il succitato D.M. 139 riferito a "il contesto e il metodo" , si legge:

 

"I saperi e le competenze per l'assolvimento dell'obbligo di istruzione sono riferiti ai quattro assi culturali (dei linguaggi; matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale) contenuti nell'all. 1. Essi costituiscono il tessuto per la costruzione di percorsi di apprendimenti orientati all'acquisizione di competenze chiave che preparino i giovani alla vita adulta e che costituiscano la base per consolidare e accrescere saperi e competenze in un processo di apprendimento permanente anche ai fini della vita lavorativa".

 

Gli assi dunque sono per i docenti l'elemento unificante nella diversità (epistemologica) e nell'integrazione (metodologica), su cui tracciare dei percorsi di apprendimento. Lo scopo è incrementare competenze condivise e diverse, nella comune finalità costituita dalle competenze di cui il soggetto formativo deve poter disporre per orientarsi culturalmente (competenze culturali di base) e nella vita futura (competenze chiave).

 

Assi e ordini di scuola

 

Nelle intenzioni del legislatore si vuole creare una linea di continuità tra gli assi dei diversi ordini e gradi di scuola, e, così, anche un rapporto, nel metodo e nei contenuti, tra discipline appartenenti ad assi diversi.

Lo statuto epistemologico delle discipline, oltre al campo dell’esperienza, diventa il riferimento culturale per la connessione tra competenze intra e inter-asse e per l’individuazione di concetti guida nella comprensione della realtà.

Tuttavia l’articolazione di competenze, conoscenze ed abilità in assi o aree non segue gli stessi criteri nei diversi ordini di scuola. Può essere utile leggere una comparazione tra scuola del primo ciclo, istituti tecnici e professionali, licei.

 

Due sono gli aspetti più evidenti:

-        la differente organizzazione dell’asse matematico e di quello scientifico-tecnologico che, negli istituti tecnici e professionali, rimangono distinti, mentre nella scuola del primo ciclo e nei nuovi licei costituiscono un unico asse: matematico-scientifico-tecnologio. La distinzione, peraltro, permane anche nel documento di certificazione alla fine dell’obbligo;

-        l'articolazione di competenze, conoscenze e abilità nei licei, che prevede cinque aree, ritenute più consone alla cultura liceale: area metodologica, logico argomentativa, linguistica e comunicativa, storico-umanistica, scientifica-matematica e tecnologica. Se per le ultime tre aree la suddivisione ci fa ravvisare una logica disciplinare, nella prime due si coglie invece un criterio di trasversalità delle competenze in tutte le discipline.

Nelle pagine di questo sito, dedicate agli assi, verranno messe in evidenza le diverse scelte del legislatore.

 

Competenze chiave e assi

 

Oltre alle competenze chiave indicate dalla Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 /12 / 2006 relativa alle competenze chiave per l'apprendimento permanente, Il Ministero redige delle competenze chiave "da acquisire al termine dell'istruzione obbligatoria".

 

"Le competenze chiave proposte nell'all. 2 sono il risultato che si può conseguire - all'interno di un unico processo di insegnamento /apprendimento - attraverso la reciproca integrazione e interdipendenza tra i saperi e le competenze contenute negli assi culturali".

 

Resta fermo che il processo di apprendimento è unico, seppur articolato e integrato; mentre le competenze chiave sono da perseguire trasversalmente e da ancorare alle discipline.

 

I quattro assi sono scanditi in sedici competenze, a loro volta ripartite in competenze, abilità/ capacità; conoscenze, utilizzando la forma descrittiva resa nota dalla proposta di raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 /12 / 2006, (Quadro europeo delle qualifiche e dei titoli).

Resta al docente (e ai docenti delle discipline d'asse) elaborare una progettazione che "incroci" le competenze di base e le competenze chiave; nell’intersezione trova collocazione la competenza attesa delle unità formative via via predisposte.

 

Escher, Birds
Escher, Birds

Indicazioni di metodo

documento tecnico introduttivo al DM 22 /8/ 2007; n° 139

 

Nell'ambito delle innovazioni, è necessario anche richiamarsi a un diverso - e più incisivo - coinvolgimento del soggetto, chiamando in causa tutte le componenti che entrano nel processo di apprendimento-insegnamento: affettiva, motivazionale, relazionale. In vista di ciò, nel documento, si sottolinea che l'accesso ai saperi è reso possibile e facilitato da atteggiamenti positivi verso l'apprendimento. Gli aspetti comportamentali che promuovono la piena realizzazione della persona sono individuati nella motivazione, la curiosità, l'attitudine alla collaborazione.

 

Sul piano organizzativo e didattico, i dipartimenti scolastici possono sostenere l’integrazione tra le discipline afferenti ad aree diverse e possono facilitare il lavoro collegiale dei docenti al fine di collegare gli assi culturali, sia in un’ottica di continuità nell’ambito dell’obbligo di istruzione, sia in una prospettiva di raccordo e di integrazione tra i diversi insegnamenti.

Sul piano didattico le istituzioni “possono progettare, nel primo biennio, percorsi didattici pluridisciplinari in termini di apprendimento per competenze, da articolare in forme coerenti con le scelte generali del piano dell’offerta formativa e con le indicazioni del curricolo del primo ciclo di istruzione” (Nuovi tecnici, Linee Guida per il passaggio al nuovo ordinamento - d.P.R. 15 marzo 2010, articolo 8, comma 3).

 

P. Klee, Strada principale e strade secondarie - 1929
P. Klee, Strada principale e strade secondarie - 1929

 

 

 

èNelle pagine di questo sito, dedicate ai traguardi di competenza per ogni asse, alcune Note a margine     .   pongono alla riflessione dell'insegnante - evidenziandoli - aspetti di continuità, di evoluzione, di arricchimento della competenza. Sono semplici suggestioni per una progettazione graduale e progressiva del curricolo.

Laboratorio RED

(Ricerca Educativa e Didattica)

Università Ca' Foscari di Venezia
Università Ca' Foscari di Venezia

Nuova Pubblicazione

 F. Tessaro (a cura di),

 Il curricolo verticale nella scuola del primo ciclo. Analisi, percorsi, strumenti

libreriauniversitaria.it, 2019

 

 

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