Asse dei linguaggi

Roberta Rigo

Discipline e traguardi dell’asse dei linguaggi

 

L’asse dei linguaggi ha la finalità di sviluppare negli studenti la capacità di comunicare integrando diversi linguaggi per acquisire nuove conoscenze e per interpretare la realtà in modo autonomo (allegato 1 – Gli assi culturali)

    Esso rappresenta il fondamento di una didattica che deve avvalersi della complessità dei linguaggi della comunicazione: verbali e non verbali (gesto, parola, immagine e comunicazione digitale). Più discipline quindi concorrono all’asse, come si evince nell’elenco sottostante.

 

Trasversalità e specificità vanno tenute entrambe presenti poiché nel loro insieme possono “ampliare la gamma di possibilità espressive”, valutare ed utilizzare una varietà di espressioni a disposizione (Indicazioni per il curricolo, p.58). Così come nella realtà quotidiana infatti i linguaggi si integrano e si supportano allo “scopo di creare forme di comunicazione potenziata”.

 

Pollock-Mural-1943
Pollock-Mural-1943

 

 

Primo ciclo di istruzione

 

Nella scuola del primo ciclo di istruzione, area linguistico-artistico-espressiva, l’apprendimento delle lingue e dei linguaggi non verbali si realizza con il concorso delle seguenti discipline:

-         lingua italiana;

-         lingue comunitarie;

-         musica;

-         arte-immagine;

-         corpo-movimento-sport.

 

Al termine della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, per le discipline, sono individuati traguardi per lo sviluppo delle competenze; per gli insegnanti essi rappresentano vie da percorrere e indicazioni, suggerimenti, orientamenti “per finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale dell’alunno” (Indicazioni per il curricolo, 2007, p.25).

 

 

Primo biennio della secondaria superiore

 

Nel primo biennio della secondaria superiore, a conclusione dell’obbligo di istruzione, è previsto il raggiungimento di uno “zoccolo di saperi e competenze” comune ai percorsi liceali, tecnici e professionali e anche ai percorsi dell’istruzione e formazione professionale; questo ha portato all’individuazione di alcune discipline cardine e di traguardi di competenza comuni relativi a:

-         padronanza della lingua italiana;

-         conoscenza e uso di una lingua straniera;

-         uso di strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico;

che nei licei si arricchisce anche del riferimento ai rapporti e ai raffronti tra lingua italiana e altre lingue moderne e antiche (Nuovi Licei)

-         uso e produzione di testi multimediali.

 

Sono questi i traguardi oggetto della certificazione alla conclusione del primo biennio superiore, in base ai dettami dell’equivalenza formativa ai fini dell’assolvimento dell’obbligo di istruzione (Decreto 22 Agosto 2007 , n. 139, Regolamento recante norme in materia di adempimento dell'obbligo di istruzione).

 

 

Secondo biennio e quinto anno della scuola secondaria superiore

 

Anche nel secondo biennio e nel quinto anno della scuola secondaria superiore, per i nuovi tecnici, professionali e licei, è prevista un’area comune, pure in questo caso, nell’ambito delle discipline cardine, è possibile leggere nei traguardi di competenza elementi di continuità con il primo biennio; al contempo però sono sempre più evidenti l’evoluzione della competenza, un grado maggiore di complessità delle situazioni considerate e di padronanza da parte dell’allievo e caratteri di specificità dei vari percorsi di formazione e dei diversi indirizzi. 

A loro volta le discipline di area generale si correlano con quelle di indirizzo.

 

 

 

Continuità e relazioni con gli altri assi

Continuità e integrazione sono due capisaldi degli assi, in generale, e dell’asse dei linguaggi in particolare. Nel primo biennio della secondaria, infatti, i risultati di apprendimento degli assi sono in linea di continuità con quelli degli assi culturali del primo ciclo di istruzione; nelle discipline cardine, per i linguaggi, lingua italiana, lingua straniera, emerge il tentativo di verticalizzazione del curriculum di studi proprio nella permanenza di conoscenze e abilità “ponte”, tra conclusione del primo ciclo di istruzione e primo biennio superiore di qualsiasi ordine di scuola.

   

Puntuale è il raccordo, ricordato sopra, delle Linee guida dei licei con quelle dell’istruzione tecnica e professionale, “finalizzato al raggiungimento di uno ‘zoccolo di saperi e competenze’ comune”, se pur da integrare e declinare a seconda della specificità dei percorsi.

 

Inoltre, in un’ottica di integrazione e di interdipendenza disciplinare - “strumento per l’innovazione metodologica e didattica” - le competenze linguistico/comunicative, proprie dell’asse dei linguaggi, sono riconosciute come “patrimonio comune a tutti i contesti di apprendimento e costituiscono l’obiettivo dei saperi afferenti sia ai quattro assi culturali sia all’area di indirizzo” (Linee guida dei tecnici, p.22)

 

K. Haring, Albero della vita
K. Haring, Albero della vita

La padronanza della lingua italiana è un obiettivo fondamentale e trasversale a tutte le discipline poiché permette di governare una pluralità di situazioni comunicative e di raggiungere scopi diversi: informare, comprendere testi di crescente complessità, esprimersi ed argomentare, intrattenere relazioni interpersonali, acquisire ed elaborare nuove conoscenze, interpretare la realtà. Essa è da perseguire “in tutti i contesti di apprendimento, indipendentemente dal fatto che in determinate “ore” se ne curino in modo esplicito, diretto e strutturato, l’acquisizione e il consolidamento” (Indicazioni per il curricolo). Questo criterio costitutivo è presente in tutte le Linee guida dei tecnici, dei professionali e dei licei.

Ciò significa che anche le discipline non linguistiche possono contribuire a sviluppare le competenze definite nell’asse dei linguaggi.

K. Haring, Untitled
K. Haring, Untitled

Nei diversi ordini di scuola, la competenza digitale trova uno spazio specifico nei linguaggi, ma ritorna poi in tutti gli assi con una sfaccettatura via via più articolata, “sia per favorire l’accesso ai saperi sia per rafforzare le potenzialità espressive individuali” (Il nuovo obbligo di istruzione, p.10)

Nei licei, invece, la competenza digitale è un tema sviluppato nel primo biennio di ciascun percorso [liceale] all’interno della disciplina Matematica, al contempo, è però ritenuta frutto del lavoro “sul campo” in tutte le discipline. “L’utilizzo delle TIC, infatti, è strumentale al miglioramento del lavoro in classe e come supporto allo studio, alla verifica, alla ricerca, al recupero e agli approfondimenti personali degli studenti.” (Indicazioni Nazionali Liceo scientifico, p. 7)

 

keith Haring, Untitled 1988
keith Haring, Untitled 1988

Una certa attenzione merita la disciplina Scienze Motorie e Sportive. L’insegnamento negli istituti tecnici, professionali e nei licei assume linee e riferimenti pressoché uguali. Usando le parole delle Linee guida dei Tecnici-biennio, esso “costituisce un ambito essenziale per favorire negli studenti il perseguimento di un equilibrato sviluppo e un consapevole benessere psico-fisico”. Nel documento dell’obbligo di istruzione (primo biennio) non sono indicate specifiche competenze al riguardo, vengono invece segnalate alcune conosce e abilità perseguibili alla fine del primo biennio, nel rispetto dell’autonomia scolastica. Lo stesso per i licei.

  

Nel secondo biennio e nel quinto anno degli istituti tecnici, professionali e dei licei la prospettiva dell’insegnamento di Scienze motorie e sportive è la medesima, poiché il Regolamento sia degli istituti tecnici sia dei professionali specifica che l’insegnamento di questa disciplina è impartito secondo le Indicazioni nazionali dei percorsi liceali.

Diversi sono gli ambiti a cui vengono ricondotti i risultati di apprendimento; essi “richiamano non solo aspetti legati alla motricità, ma anche la dimensione culturale, scientifica e psicologica, con un intreccio tra saperi umanistici, scientifici e tecnici”. Tali requisiti, secondo il legislatore, fanno di Scienze motorie e sport una disciplina “ponte” tra l’area generale e l’area di indirizzo.

 

 

 

 

Laboratorio RED

(Ricerca Educativa e Didattica)

Università Ca' Foscari di Venezia
Università Ca' Foscari di Venezia

Nuova Pubblicazione

 F. Tessaro (a cura di),

 Il curricolo verticale nella scuola del primo ciclo. Analisi, percorsi, strumenti

libreriauniversitaria.it, 2019

 

 

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