1 - Unità di apprendimento e matrici per valutare

 

"CHIARE FRESCHE ET DOLCI ACQUE": conosco, sperimento, racconto per modificare i miei comportamenti e per partecipare al bene comune (Stella Conte, Martina Leoni, Luisa Tiveron).

È un’unità di apprendimento integrata che ha coinvolto tutte le classi della secondaria dell’IC “Don Milani” – Gazzera/Venezia , dirigente Mirella Topazio.

Sviluppa il nodo concettuale “il progetto” che interessa traguardi di competenza di tutte le discipline, coinvolgendole, in primis, nella mobilitazione della competenza chiave Spirito di iniziativa e imprenditorialità.

 

La presentazione dell’UA integrata,

spiega lo sviluppo dell’intera esperienza e rinvia ai documenti, relativi ai momenti salienti, che hanno accompagnato la realizzazione dei prodotti destinati al flash mob finale. Il tema della manifestazione è l’acqua e la sensibilizzazione al suo uso consapevole.

 Le Unità formative di apprendimento

sono due esperienze didattiche dedicate, rispettivamente, alla progettazione e alla realizzazione del bastone della pioggia e del depliant divulgativo. Attraverso di esse è possibile cogliere i momenti di dialogo fra le insegnanti sulla didattica per progetti, sulle tecniche attive e cooperative, sulle azioni valutative autentiche e i relativi strumenti, sia comuni che disciplinari. Ma soprattutto sono evidenti la centralità degli allievi e il farsi delle competenze grazie alla predisposizione di un ambiente di apprendimento fervido e culturalmente ricco.

 

Traccia, documento, fonte”, sono questi i concetti alla base delle esperienze didattiche delle insegnanti, Chiara Mauro e Roberta Facchini. L’attività è stata condotta presso l’IC “Colombo”, di Chirignago/Venezia, Dirigente Daniela Mazza.

 

Numerosissimi i processi attivati, osservati anche in continuità tra scuola dell’infanzia e scuola primaria. Gli allievi, muovendo dalle domande del presente e utilizzando tracce, documenti, fonti materiali, iconiche, orali…, nonché strumenti e procedure hanno imparato a compiere semplici operazioni di ricerca storica, con particolare attenzione all’ambito familiare e alla piccola comunità scolastica. Si sono avvicinati quindi all’idea di storia come ricostruzione del passato, ma soggetta anche a continui sviluppi. Le attività proposte hanno portato le classi a configurarsi come un piccolo gruppo di ricerca.

  

Nella breve unità di apprendimento della classe dell’infanzia “Io sono … la mia storia” (di Roberta Facchini), la matrice si è rivelata, in itinere, un potente strumento di osservazione dei processi agentivi e cognitivi, riflessivi e interattivo-relazionali, alla fine dell’esperienza, mezzo per tracciare un quadro dei profili della classe.

  

L’insieme di unità di apprendimento, svolte nella classe della primaria, rappresenta un percorso formativo molto ricco e aperto ad un ulteriore incremento Avvio allo studio delle fonti. Interrogare le fonti per conoscere il passato (di Chiara Mauro). I processi metacognitivi sono stati messi in azione con diversi strumenti relativi all’autobiografia cognitiva.

 

La Laguna di Venezia: pianta e suolo nella laguna di Campalto.

Unità di apprendimento di Laura Biondi e Marina Rossi

Il territorio di Venezia si connota per l’interazione continua tra due elementi: terra e acqua.

L’interazione tra le attività antropiche e la matrice naturale dei luoghi ha portato alla formazione di un ecosistema complesso, di un ambiente con caratteristiche peculiari e di grande fragilità. Lo studio delle barene appare il più significativo punto di partenza per comprendere questi aspetti del sistema lagunare.

 In particolare studiare il sistema pianta-suolo nella situazione di barena, in suoli ad alto contenuto di sali e/o periodicamente sommersi da acqua salmastra, consente di affrontare il tema dell’adattamento all’ambiente, fondamentale per comprendere l’idea di evoluzione.

 

Le attività delle UA sono state svolte nella scuola dell’infanzia, nella primaria, nella secondaria di primo grado, presso l’IC “G Cesare” di Mestre, dirigente Daniela lazzaro.

Le escursioni e i sopralluoghi in barena hanno consentito l'osservazione del paesaggio, il sollevare questioni e il definire problemi.

 Le attività  laboratoriali sui campioni di vegetazione, suolo e acqua, hanno consentito di affrontare sperimentalmente aspetti come la permeabilità, la capillarità, la salinità, l'osmosi e la tolleranza alla salinità di alcune piante di barena.

 

Seguono le esperienze di due classi, in cui è evidente la collaborazione fra le insegnanti sul piano metodologico-didattico e sull’uso degli strumenti valutative, in particolare la matrice per valutare.

 

 

Un compito autentico sullo sport

Gloria Svaicherini, insegnante di Scuola Primaria, in Padova, presenta un Compito Autentico integrato – con relativa matrice di valutazione - dal titolo:

 

Il lavoro messo in atto si avvale della convergenza organizzativa e progettuale di: Italiano, Storia, Lingua straniera, Arte  e Immagine, Tecnologia. 

È centrato sulle competenze europee n° 1, 2, 6, 7, e dunque enfatizza le specificità della comunicazione linguistica ed espressiva; rafforza le abilità  di orientamento tra le informazioni  che si ricercano e di cui ci si serve; dirige a uno scopo l’operatività rispetto a scelte predeterminate,  coniugandosi con  la competenza del progettare, che costituisce il volano dell’operazione. Attorno al giornalino da costruire, ruotano gli apporti delle discipline, aiutando gli alunni a essere  consapevolmente educati  e sensibilizzati  allo sport,  con significative ricadute formative a livello personale  e sociale.

 

Indice

 

UA: 12 - 3

Laboratorio RED

(Ricerca Educativa e Didattica)

Università Ca' Foscari di Venezia
Università Ca' Foscari di Venezia

Nuova Pubblicazione

 F. Tessaro (a cura di),

 Il curricolo verticale nella scuola del primo ciclo. Analisi, percorsi, strumenti

libreriauniversitaria.it, 2019

 

 

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